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La nostra storia

Il 15 novembre 1928 viene costituita la sede provinciale del R.A.C.I. (Reale Automobile Club d’Italia), all’epoca era già entrato in funzione l’ufficio del P.R.A..
Esaminando il I° volume del RA, troviamo la prima licenza di circolazione, rilasciata per una Fiat 503 di proprietà del dott. Felice Martinelli di Ivrea in data 14/4/1927 che porta il n. 37.
La prima seduta del Consiglio Direttivo del RACI, avviene ad Ivrea il 12 gennaio 1929, sotto la presidenza dell’On. Com. Ing. Giuseppe Brezzi e del Direttore, Avv. Giacomo Sazia.

Vista la configurazione della Provincia di Aosta che comprendeva tutto il Canavese, e constatato il gran numero di automobilisti residenti a Ivrea si rende opportuna l’apertura di un Ufficio in quella città, con lo scopo di aumentare il numero degli associati.
Vengono risolti diversi problemi, quali la scelta dei locali della sede, l’ingresso del PRA, nell’ambito della RACI, lo sviluppo dei servizi a favore dei Soci e la promozione di iniziative sportive.
Viene scelto lo stemma sociale. I Soci sono pochi e la situazione finanziaria non è certo florida.
Nell’arco di un anno, i Soci salgono a circa duecento, segno evidente che gli automobilisti si sentono attratti da questa associazione che li rappresentava.
L’automobile Club si preoccupa anche dello stato delle strade ed in modo particolare delle Statali 26 e 27, dei Colli del Piccolo e Gran San Bernardo.

Alla fine del 1930, con le dimissioni dell’Ing. Brezzi dalla Presidenza, viene nominato Presidente il Grad’Ufficiale Avv. Carlo Alberto Quilico, che rimarrà in carica fino alla fine del 1931, suo successore, sarà il Conte Dott. Carlo Passerin d’Entreves.
Il 1932 è un anno piuttosto negativo per il R.A.C.I., tanto è vero che dall’ultima seduta del 22 marzo 1932, riportata sul libro verbali, non risultano più notizie dell’Ente, fino al 25 giugno 1935, con la seduta del Consiglio Direttivo del R.A. di Aosta, presieduta dal Cav. Uff. Notaio Leopoldo Marcoz.
Saranno anni piuttosto difficili per l’Ente; con la scissione fra la sede provinciale di Aosta e la sezione di Ivrea, ci sarà una diminuzione notevole di Soci.
Proseguendo con molta difficoltà, con bilanci passivi, si arriva al 1939.
Il 24 settembre 1939 si riunisce per la prima volta il nuovo Consiglio Direttivo del R.A. Club di Aosta, con Presidente Germano Bal, vice Presidente Roberto Vincent e Consiglieri i signori Domenico Boley, Germano Berard ed Eliseo Marguerettaz, Segretario Dott. Emanuele Sciascia.
La riunione ha luogo nella sede di Aosta via Adis Abeba.

La situazione precipita con lo scoppio della seconda guerra mondiale; le attività del RACI si riducono al minimo, però, dagli ultimi dati a disposizione, riportati sul libro verbali, relativi alla riunione del Consiglio Direttivo del 24 febbraio 1942, risulta che il bilancio 1941 viene chiuso in attivo.
Dopo quest’ultimo verbale, a seguito degli eventi bellici, per molto tempo non si hanno notizie dell’Ente.
A fine Guerra, anche il RACI era profondamente in crisi, come d’altronde tutto il Paese; nel 1944 viene chiamato ad assumere la carica di Commissario Straordinario il principe Filippo Caracciolo di Castagneto, uomo di grande cultura, proveniente dalla carriera diplomatica.

Nel 1945 viene nominato ad assumere la carica di Commissario Straordinario per l’Automobile Club di Aosta, il Comm. Roberto Vincent, il quale iniziava il riordino della struttura e predisponeva per le elezioni del nuovo Consiglio Direttivo dell’Ente.
Il 28 febbraio 1946 viene convocata l’Assemblea dei Soci dell’Automobile Club Valle d’Aosta.
La nomina del 1° Consiglio Direttivo dell’Automobile Club Valle d’Aosta del dopo guerra, viene ratificato dal Presidente Straordinario dell’ACI Principe Filippo Caracciolo, con nota del 1 agosto 46.
Presidente designato, Conte Francesco Passerin d’Entreves e vice Presidente Comm. Roberto Vincent. Vengono presi in locazione dalla regione Valle d’Aosta i locali per la nuova sede in Piazza Chanoux, nel Palazzo degli Stati Generali.
L’andamento della nuova gestione è subito soddisfacente, con il bilancio in attivo, ciò spinge a lanciarsi in nuove iniziative a vantaggio dei Soci, nonché a ripresentare l’idea delle manifestazioni sportive, con l’iscrizione nel calendario nazionale della gara automobilistica "Aosta Gran San Bernardo", alla data del 10 agosto 1947. Viene stabilita la quota di associazione in lire 950 per i Soci ordinari e lire 2000 per i Soci sostenitori.

La legge costituzionale del 26 febbraio 1948 n. 4, pubblica lo Statuto Speciale per la Valle d’Aosta. Sulle targhe automobilistiche viene inserito lo stemma con il leone rampante, simbolo della nuova Regione, e la numerazione ripartirà dal n. 1.
La targa 1 AO, viene rilasciata il 25 ottobre 1948 per la vettura Fiat 1100 S - berlina sportiva a 2 posti, di proprietà dell’Ing. Luigi Fresia.
Il 6/4/1950 viene istituito un parcheggio, in via sperimentale, in Piazza Chanoux, per i Soci Aci.
Nel frattempo i Soci crescono, quindi l’obiettivo dell’Automobile Club Valle d’Aosta è quello di sviluppare sempre più l’attività sociale, turistica e sportiva.

La gara automobilistica "Aosta Gran San Bernardo" diventa un fiore all’occhiello ed è sempre più ambita anche in campo internazionale; viene organizzata fino all’anno 1957, lasciando nella storia dell’Ente una impronta ancora oggi indimenticabile.

  • Dal 1952 al 1955 la carica di Presidente dell’Automobile Club Valle d’Aosta viene affidata al Conte Francesco Passerin d’Entreves.
  • Dal 1956 al 1958 è eletto presidente il Comm. Roberto Vincent e Vice Presidente il Geom. Tino Forneris, che continuano a valorizzare le attività sportive dell’ente.
  • Dall’anno 1959 al 1961 la presidenza passa al Signor Germano Bal e la Vice presidenza al Geom.Sergio Ramella - Eliseo Marguerettaz è responsabile della Commissione sportiva. La Sede sociale è spostata in Piazza Roncas, con locazione dei locali al primo piano del Palazzo Rolla.
  • Il 19 novembre 1961 inizia l’epoca presidenziale del Geom Sergio Ramella che durerà fino al 1988.

Negli anni 60 tra le attività istituzionali ebbe grande richiamo l’annuale cena sociale che divenne il più mondano ed ambito appuntamento della Valle d’Aosta e che contribuì non poco all’aumento degli associati.
In quel periodo e fino al 1969 un’altra manifestazione sportiva raggiunse grande successo: la corsa in salita "AOSTA-PILA" con in gara vetture quali le "Abarth 1000 e 2000", le Alfa Romeo Giulietta e GiuliaTZ.
Dopo un anno di inattività sportiva nel 1971, grazie alla volontà e alla determinazione del Geom. Primo Grosso all’epoca Vice presidente del sodalizio, nasce il RALLY VALLE D’AOSTA, la gara più longeva dell’ACVA, che ha raggiunto quest’anno la 37.ma edizione. Nella sua storia ci sono stati grossi traguardi quali alla fine degli anni 70 la validità per il Campionato Europeo, con la partecipazione di campioni quali Munari, Bettega, Tabaton, Cunico, Cerrrato, Travaglia, Deila fino ai più recenti Re, Oldrati, Silva. Il Rally è poi sempre rimasto, ed è tutt’ora, una delle più belle e quotate gara nazionali ed inserito da anni nel Trofeo Rally Asfalto che ha portato ad Aosta vetture quali Porsche- FIAT Abarth, - Lancia Stratos, Rally, Delta, - Peugeot, - Subaru - Toyota - Ford Focus WRC-Renault Clio.

Dal 1988 al 1996 presidente è eletto il Signor Roberto De Vecchi. Alla fine del 1992 viene inaugurata la nuova Sede dell’Automobile Club e del PRA in Aosta, Regione Borgnalle presso il complesso direzionale "Le Miroir".

  • dal 25 gennaio 1996 al 31 ottobre 1996 Presidente Antonio Giornetti
  • dal 31 ottobre 1996 al 15 giugno 2005 Presidente Fausto Serra
  • da giugno 2005 ad oggi Presidente Ettore Vierin.

 
Nel 2007 sono iniziate diverse iniziative di educazione e sicurezza stradale.

Nei giorni 4/5 giugno 2022 si è svolto dopo una pausa di 10 anni il 43° Rally della Valle d’Aosta risultando ancora una volta molto apprezzato sia dai concorrenti, con il record di 168 iscritti, che dal numeroso pubblico.